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Libri. “Tempo di spettri di Leo Perutz”

Di Claudio Vainieri

Georg Vittorin rilasciato da un campo di prigionia nel mezzo della Siberia non dimentica ciò che ha subito e giura che un giorno tornerà in Russia e ucciderà Seljukov, il capitano che lo ha umiliato nel campo.

Ritornato a Vienna senza alcun rimorso non esita a lasciare la famiglia nel momento in cui ha più bisogno di lui. L’unico obiettivo e pensiero di Vittorin è quello di ritornare in Russia, dove i bolscevichi erano da poco al potere e ritrovare Seljukov.

Le pagine di Tempo di spettri sono una caccia all’uomo e un viaggio di suggestioni che dalla Russia alla Turchia, passando per la Francia, l’Italia e Vienna ci portano in luoghi e anni dove tutti avevano paura perfino della loro ombra. Tradimento dopo tradimento, abbandono dopo abbandono, Leo Perutz ci conduce con avvenimenti e immagini nello spirito maligno di quel tempo degenerato.

È un romanzo di genere storico-fantastico, in grado di coinvolgere il lettore e di sospenderlo in un’atmosfera di cupo mistero e disorientamento.

 

 

 

 

 

 

Leo Perutz (1884-1957) ha vissuto fra Praga e Vienna nei grandi anni della cultura mitteleuropea, fu amico di Kafka e di Schnitzler. Nel 1938 a seguito dell’Anschluss fu costretto ad abbandonare l’Austria e da allora si stabilì in Israele.

Matematico di professione, cominciò a pubblicare romanzi e racconti fantastici a partire dal 1915. Tempo di spettri apparve per la prima volta a puntate nel 1928 su un giornale berlinese e fu subito accolto da uno strepitoso successo.

 

 

 

 

 

 

Claudio Vainieri

Classe 1982, vive in provincia di Milano.
Ha studiato Storia contemporanea presso l’Università degli studi di Milano e nel 2018 ha pubblicato il romanzo L’Arte di Sparire (Calibano editore).

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